![]() |
semino clandestino |
lunedì 5 ottobre 2015
..l' INSALATA RIBELLE...
..non
ha le carte in regola..è senza i documenti.. e nonostante cio'
gira..circola ovunque.. attraversa i confini.. la hanno vista in
mezza Italia, ma anche in Spagna, Francia, Svizzera..
..
non risponde nemmeno alle regole basilari..
..che
dire..è per davvero un INSALATA RIBELLE!!!
...è'
l' INSALATA DELLE DOLOMITI...
un
insalata “antica”,, riproducibile.. che resiste al freddo.. che
anomalia delle anomalie ama il freddo.. resiste a temperature ben
sotto lo zero e cresce anche sotto la neve..
La
abbiamo ritrovata diversi anni fa ad Erto.. paesino che si affaccia
sulla drammaticamente nota diga del Vajont.. ce la ha data un vecchio
contadino.
Gli
era stata affidata dal padre, dal nonno.. uno dei tanti semi
riproducibili tramandati di generazione in generazione.. che hanno
sfamato generazioni
Da
quel giorno la abbiamo coltivata, assaporata, riprodotta e
distribuita ovunque.. dalla Toscana, all' Emilia, dal Friuli alla
Liguria.. il buon Diego l'ha portata anche in Spagna e altri in
Svizzera e Austria..
La
si semina da metà agosto a fine settembre e la si può trapiantare
anche a fine ottobre. Ha foglie apparentemente delicate, color verde
chiaro che poi si tingono di rosso.. fa cespi grandi ed ha un sapore
delicato, dolce.. molto gradevole. Assomiglia molto alle fragranti
insalate estive, solo che lei la si può mangiare in pieno inverno
E'
un insalata che detesta i prodotti chimici di sintesi, molto adatta
alla coltivazione naturale, biologica.. magari in consociazione con
qualche porro o rapa rossa..
Ma
cos'è questa storia delle “carte non in regola”? Mica serviranno
delle “carte” anche alle insalate?
Ed
invece si..le carte servono eccome.. in base a una serie di leggi e
leggine..italiane ed europee, anche le insalate, come del resto ogni
altra semente “devono” essere “registrate”,, iscritte in
registri.. regolamentate..
Altrimenti
è come se non esistessero..altrimenti non possono essere
commercializzate
Una
semente che ha decenni..secoli di storia viene bandita dai nostri
campi, dai nostri orti per una serie di provvedimenti di burocrati e
politicanti che hanno più a cuore gli interessi di grandi e piccole
ditte sementiere, che non la biodiversità tipica dei nostri
territori.
Troviamo
paradossale che sia consentito l'uso (anche in biologico) di sementi
ibride irriproducibili e addirittura dei famigerati CMS (ibridi a
sterilità maschile citoplasmatica)
mentre
si mettono alla porta sementi vitali e capaci di adattarsi a
cambiamenti climatici e a situazioni di coltivazione difficili.
E'
per questo motivo che abbiamo deciso di ergere l' INSALATA RIBELLE ..
l' Insalata delle Dolomiti a simbolo di una lotta contro una
burocrazia asfissiante e limitante, soprattutto per tutti colori che
vogliono coltivare in modo sano e sostenibile, basato su biodiversità
e riproducibilità.
Non
possiamo non ricordare che 4-5 multinazionali detengono oltre il 70%
del mercato delle sementi “ufficiali/registrate” (da notare che
le stesse multinazionali hanno in mano anche il mercato dei pesticidi
e dei farmaci), che una miriade di leggi, rettifiche di trattati e
norme tendono sempre più a bandire o rendere difficile la vita alle
sementi antiche, tipiche, locali.. riproducibili. “Dulcis in fundo”
una campagna affinché anche le SEMENTI ANTICHE vengano “registrate”.
Decine
di migliaia di varietà, di popolazioni, di sementi che dovranno
essere analizzate, descritte, “inserite” in moduli e faldoni per
poter essere identificate, riconosciute, classificate, legittimate..
(come se la loro legittimazione, la loro dignità non ce l'avessero
anche oggi.. ce l'hanno.. eccome se ce l'hanno)
Noi
ovviamente diciamo un forte e secco
NO a tutto ciò!!!!
Non
entriamo nel merito delle varie norme e normative, né analizziamo
punto per punto articoli e dettami che vorrebbero fissare
caratteristiche di piante che per loro natura mutano, si adattano, si
evolvono.. reperire una bibliografia storica introvabile o che
vincolano e finalizzano la registrazione a fini commerciali e alla
presenza di una ditta sementiera.
Ci chiediamo però se tutto ciò ha
un senso..
Dinnanzi
alle centinaia di migliaia di specie, varietà,
popolazioni.. un
operazione del genere serve davvero a tutelare la biodiversità o si
cerca solo di arricchire qualche catalogo di questa o quella ditta
sementiera con le cosi dette “varietà antiche” ora tanto di
moda?
Noi
crediamo che le sementi..più che registrate e catalogate vadano
coltivate, riprodotte correttamente, migliorate in campo (grazie alla
selezione partecipata).. vadano fatte conoscere e distribuite,
diffuse.. tra contadini.. tra persone che si scambiano dei semi
guardandosi negli occhi..
parlandosi.. condividendo conoscenze,
saperi.. costruendo relazioni..
SE DESIDERATE CONOSCERE L'INSALATA RIBELLE.. INIZIARE A COLTIVARLA .. MA ANCHE PER SCAMBIARE LIBERAMENTE E RICEVERE IN DONO SEMENTI RIPRODUCIBILI.. VI ASPETTIAMO A CHIAMATA A RACCOLTO L'ULTIMA DOMENICA DI NOVEMBRE (più precisamente domenica 29 novembre) a SEDICO (presso Villa Patt)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento